10 TIPI DI PERSONE CHE DEVONO VOTARE AL REFERENDUM SULLE TRIVELLE
Dimenticate i soliti articoli noiosi e apocalittici sui pericoli del petrolio nel mare: quelli ormai è scontato che li conosciamo tutti.
Ciò che vi propongo è un simpatico (?) elenco di persone che devono, a tutti i costi, DEVONO votare Sì al referendum del 17 aprile sulle trivelle.
1) I SICILIANI
Se siete siciliani non dovrebbe essere neanche necessario avvertirvi. Cucina a parte – il mare è l’unica risorsa che vi è rimasta, insieme forse a Lorenzo Fragola e Miriam Leone, quindi è meglio evitare che vi trivellino il vostro patrimonio più grande. Immaginate se da un disastro a Capo Passero si spargesse il liquido nero su tutta la costa, le foto su Instagram diventerebbero orribili! Il mare è il vostro filtro!
E se state per partire per Milano (o per un’altra destinazione, anche all’estero) ricordate che dovete fare un’ultima cosa prima di trasferirvi: andare al seggio a votare!

2) I NON SICILIANI
Non basta vivere dentro lo Stivale per salvarsi dalle trivellazioni. Esistono siti di estrazione del petrolio a largo di tutta la costa italiana, anche, volendo fare qualche esempio, sul Mar Adriatico vicino l’Abruzzo e nel Salento. Tutti abbiamo fatto una vacanza in Salento nella nostra vita, è la cosa più mainstream dell’estate, ma quanti di noi vogliono salvare quel paradiso?
3) CHI AMA IL MARE
“Li ho visti! Li ho visti gli italiani nella spiaggia a ferragosto!” disse Pier Paolo Pasolini. Ecco. Vi ho visti ammassati a Fondachello, oppure alla Plaia di Catania, oppure peggio a Marzamemi.

Conosco gente che va a fare il bagno OGNI GIORNO dall’1 giugno al 30 settembre. E mi riferisco soprattutto a quelle simpatiche creature che ci tengono a farlo sapere a tutti, sempre, che si divertono al mare. Mentre gli universitari devono studiare.
Siete in debito con me, con noi. Andate a votare!
4) CHI AMA LA MONTAGNA
Chi ama la montagna ama il silenzio e la solitudine. Immaginate che la vostra splendida montagna si riempia di orde barbariche – magari catanesi – che ripiegano sull’Etna perché nelle spiagge è pieno di petrolio.
Sarebbe una iattura!
La presenza di quella gigantesca massa umana impedirebbe ai funghi di crescere rovinandovi la stagione, la vostra unica ragione di vita!
Difendete il mare, che tiene gli zaurdi lontani da voi.

5) QUELLI DI SINISTRA
Se siete di sinistra forse non esistete più. Ma se siete di sinistra come i panda in via d’estinzione o i soldati giapponesi nelle isole del Pacifico, allora dovete combattere.
Fate come i giapponesi: difendete la costa in eterno, senza arrendervi!
Serve a poco cianciare di ecologia se in queste grandi occasioni non vi mobilitate per dare battaglia. Unitevi ai comitati e convincete la gente a votare.
6) QUELLI NON DI SINISTRA
Se non siete di sinistra avete una vita felice e pochi pensieri in testa. Il collega Stefano Grasso ha scritto – proprio qui su L’Epoca – perché un conservatore (o comunque qualcuno non di sinistra) deve battersi contro le trivellazioni.
“La natura è conteniture di valori immutabili in obbedienza al volere di Dio”. C’è altro da aggiungere?
7) CHI AMA LA PESCA
Ogni buon pescatore sa che la probabilità di pescare assorbenti usati (o altri rifiuti) a mare è molto più alta di quella dei pesci. Il mare è già sporco e chi lo frequenta bene lo sa.

Andate a votare, oppure preparatevi a trasformare la canna da pesca in una pompa di benzina.
8) FICARRA E PICONE
Se siete Ficarra e Picone siete già impegnati con Greenpeace per difendere il mare siciliano.
Voi lo sapete: se un giorno scoprissero che c’è un giacimento di petrolio proprio sotto il bagno di casa vostra, verrebbero a scavarvi nel cesso.
Il mare è come casa vostra.

9) CHI AMA IL RUGBY
Se vi piace il rugby sapete che in questo sport ci si batte per guadagnare territorio. Bene. Cominciamo a conquistare le prime dodici miglia di mare dalla costa, dopo ci riprenderemo il mare intero!
10) CHI HA PRESO IN GIRO LEONARDO DICAPRIO
Significa che dovete andare a votare tutti. Sì, perché tutti avete preso in giro quel povero attore mentre cercava disperatamente di vincere un premio Oscar. Poi ha vinto e ha dedicato il proprio discorso della vittoria all’ambiente.

Quindi il 17 aprile andate tutti a votare. Voi, il cavallo e pure l’orso!
Giuseppe Zanghi